L’avevano chiamata Via dei Tribunali
ma prima ancora era la via per la casa dei Re
Le maestà angioine e aragonesi
vi sfilavano entrando ed uscendo dal castello verso Capua
i basolati scalpitanti al ritmo di cavalli aristocratici
e i nobili signori affacciati dai balconi dei loro fulgidi palazzi
finchè poi il vicerè della fiorente Toledo
non ritenne di dover avere dimora in un ampio spiazzo all’apice di strade rettilinee,
La casa dei Re divenne tribunale, e poi carcere
la temibile e temuta Vicaria Vecchia
e ai balconi dei nobili si affacciarono i panni stesi sui fondaci
La via de’ Tribunali che conduceva alla porta antica fuori la città dei Romani
divenne l’arteria profonda sopra il vuoto di tufo colmo d’acque purissime
e oggi, tra i motorini e il clacson delle macchine a controsenso
Carmela cammina con lo sguardo all’insù
arrampicandosi sugli stucchi verso le strisce d’azzurro
e mentre agli angoli dei vicoli i ragazzi la chiamano per averne anche solo lo sguardo
i suoi pensieri attraversano i secoli ed i millenni
sprofondando tra i contrasti di una città che la trattiene senza forza,
e quando la sera riempie quaderni di appunti
vestendo d’inchiostro le pagine bianche, pensando al momento che prenderà quell’aereo
non può fare a meno di ricordarsi dello sguardo di una bambina piccola
a Via dei Tribunali
che già parlava napoletano
ma guardava ammirata due zingari che sapevano baciarsi con più amore
di mamma e papà.
Per saperne di più su Via dei Tribunali e Don Pedro de Toledo, puoi leggere la nota dell’autrice qui
_____________________________________
Disegni di Mary Cinque
____________________________________
Leggi anche:
____________________________________
Pingback: Mary and me – 3. Eduardo | LeDueSirene
Pingback: Mary and me – Intro | LeDueSirene
Pingback: Mary and me – 4. Monte Pio | LeDueSirene
Pingback: La direttrice | LeDueSirene
Pingback: Mary and me – 6. Madonna napoletana | LeDueSirene
Pingback: Mary and me – 7. Bellini | LeDueSirene